VIA PIETRO CELLA, PARMA

via Pietro Cella, Parma

Nato a Bardi (Pr) nel 1851 e morto nella famosa battaglia di Adua, Etiopia, il 1 marzo 1896, combattuta dal Regno d’Italia con l’obbiettivo di conquistare l’Etiopia, allora governata dal negus Menelik II. La battaglia si concluse con una pesante sconfitta, arrestando così i propositi coloniali degli italiani. Soprattutto, la sconfitta rappresentò un grave smacco per il Paese, una “brutta figura” che per decenni rose l’orgoglio nazionalista italiano. “Vendicare l’onta di Adua” fu, non a caso, uno dei motivi propagandistici maggiormente sfruttati dal regime fascista per legittimare una nuova guerra contro l’Etiopia, quasi quarant’anni dopo, nel 1935. La memoria – e il culto eroico – dei caduti di Adua si inseriva all’interno di questo contesto.

Pietro Cella non fu l’unico caduto del parmense, fu però il più commemorato. Molte intitolazioni si trovano in provincia, mentre nel suo paese natale vi è una piccola mostra in suo onore. Appartenente alla IV Compagnia battaglione Alpini d’Africa, gli fu conferita la medaglia d’oro alla memoria con la seguente motivazione: “comandante delle compagnie alpine III e IV, distaccate sulla sinistra dall’occupazione del monte Raio, le tiene in posizione contro soverchianti forze nemiche, finché sono pressoché distrutte e, combattendo valorosamente, lascia la vita sul campo, prima di cedere il fronte all’irrompente avversario”.

Il Comune di Parma gli ha intitolato una via nel 1959.

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Video racconto realizzato dalla classe 5G del Liceo “Bertolucci” e dalla classe 3O del Liceo “Marconi”:

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