L’occupazione della Libia da parte dell’Italia iniziò nel 1911 con la guerra italo-turca, conclusasi l’anno dopo con la vittoria italiana. La conquista e il controllo definitivo della Libia furono però stabiliti solo sotto il fascismo, nel corso degli anni ’20 e ’30: sotto il comando del generale Rodolfo Graziani, la resistenza libica fu piegata con metodi brutali, anche attraverso la deportazione di decine di migliaia di civili in campi di concentramento istituiti in loco. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale la Libia – e il Nord Africa – divenne uno dei principali fronti in cui fu impegnato l’esercito italiano, almeno fino al 1943, quando dopo una serie di sconfitte, anche la colonia libica fu perduta.