Fondo:
Il fondo, diviso in due buste, appartenuto ad Azeglio Betti, è costituito da una sezione fotografica e da una documentaria. La prima è composta da 341 fotografie scattate prevalentemente in Africa tra il 1936 e il 1939, nelle quali è ritratta sia la guerra che la vita da colono. I documenti hanno invece una cronologia più ampia e spaziano dalla corrispondenza intrattenuta con parenti e amici durante il “soggiorno africano” (particolarmente cospicua è la corrispondenza con la madre), ad informazioni e annotazioni di carattere militare, fino ad arrivare alla documentazione relativa all’attività lavorativa di Betti nel dopoguerra (presso le aziende Spi Fornovo e Althea).
Consistenza sezione fotografica: 341 fotografie
Estremi cronologici: anni ’30 – anni ’70
Luoghi: Egitto, Eritrea, Etiopia, Italia, Kenya, Somalia.
Il fondo è conservato presso Isrec Parma
Biografia:
Azeglio Betti nacque a Parma il 7 aprile 1914. Ottenuta la licenza tecnica commerciale, venne richiamato nel 1934 alle armi. Due anni dopo, nel febbraio 1936, fu inviato in Etiopia, dove prese parte alla guerra d’aggressione fascista, inquadrato nel 21° Reggimento artiglieria del Po. Congedato nel febbraio 1937 col grado di caporale maggiore, fu assunto come contabile e dattilografo presso l’Officina riparazioni autoveicoli, settore Aeronautico sud, di Mogadiscio. Qui vi rimase fino al febbraio 1941, quando con la disfatta dell’esercito italiano, fu catturato dagli inglesi e internato in diversi campi di prigionia in Kenya. Liberato nel dicembre del 1946, dopo cinque anni di prigionia, poté ritornare a Parma.